Mobilità elettrica – Il futuro dei trasporti tra stazioni di ricarica, batterie e sistemi di gestione


La mobilità elettrica sta diventando un argomento sempre più richiesto. Oggi abbiamo rilasciato un’intervista per il Blog di ProntoPro a proposito di Mobilità Elettrica, il futuro dei trasporti

Stazioni di ricarica elettrica

Mobilità elettrica, stazioni di ricarica e gestione infrastruttura

  1. Di cosa si occupa il suo studio elettrotecnico?

Il nostro studio, nato nel 1979 si è sempre distinto nel settore della impiantistica elettrica, inizialmente pionieri in questa attività e successivamente per le conoscenze ed esperienze maturate.

Nel corso degli anni abbiamo maturato competenze nel settore civile, terziario ed industriale.

Con la continua evoluzione normativa e tecnologica abbiamo cercato di fornire sempre risposte autorevoli e precise ai nostri clienti, operatori del settore (installatori), pubbliche amministrazioni, industrie e privati che hanno scelto di rivolgersi a noi per la consulenza e progettazione sugli impianti elettrici.

Con il passare del tempo il nostro lavoro è diventato sempre più impegnativo e di nicchia a causa delle continue variazioni normative che obbligano prima o poi un po’ tutti ad avvalersi di professionisti esperti nella materia.

Anche la tecnologia dal canto suo ci ha aiutato. In questi ultimi anni abbiamo visto un proliferare di impianti domotici, sistemi di telecontrollo e tele-lettura una volta inimmaginabili. Hanno preso diffusione poi impianti per la produzione di energie alternative ed il risparmio energetico esteso a tutti i settori industriali, civili e terziari.

Nel giro di pochi anni l’illuminazione a LED, grazie ai ridotti consumi ed enorme versatilità, ha spiazzato ogni altra sorgente luminosa che imperava da anni sui mercati.

Ora siamo giunti ad un’altra svolta epocale che nel corso di alcuni anni cambierà le nostre abitudini. Si tratta della mobilità elettrica.

 

  1. Pensa che l’espansione dei veicoli elettrici porterà benefici al suo settore?

La mobilità elettrica sarà sicuramente il nostro futuro. Non lo sarà a breve termine e non sarà solo mobilità elettrica, ma sicuramente oltre ad avere forti potenziali di sviluppo e miglioramento offre tutte le caratteristiche richieste come per esempio minimo inquinamento dei centri urbani, ridotti costi della energia, ridotti costi di manutenzione, elevate prestazioni.

Ad oggi può sembrare utopistico pensare alla mobilità elettrica, ma se si analizza bene la situazione sarà facile comprendere che ormai nel giro di qualche anno il passaggio sarà improvviso.

Molti paesi Europei ci stanno dimostrando che è possibile pensare ad una mobilità diversa da come la concepiamo attualmente.

Anche nel nostro paese, purtroppo ancora molto indietro nella diffusione delle auto elettriche, inizia a far capolino una rapida diffusione delle bici a pedalata assistita, che, nonostante i prezzi superiori rispetto alle bici tradizionali sta dimostrando un notevole interesse.

Per le auto, tecnologicamente più complesse, si stanno colmando i divari notevoli di un tempo rispetto alle auto tradizionali a combustione.

Nel giro di pochi anni l’autonomia ridotta delle auto (massimo 150÷200 km) che sembrava una soglia insormontabile, ad oggi ha raggiunto autonomie di 400 km, fino al oltre 600 km.

I tempi di ricarica che erano inizialmente di oltre 10 ore, si stanno riducendo ad una decina di minuti.

L’infrastruttura delle stazioni di ricarica, attualmente praticamente inesistente, sta iniziando ad avere i primi spunti, e quando inizierà a circolare qualche auto elettrica in più, di sicuro aumenteranno le stazioni di ricarica e viceversa.

Il costo della benzina in continuo aumento, oltre ad essere una risorsa non rinnovabile ed altamente inquinante, è disseminato di accise immotivate che fanno schizzare il costo per 100 km ad oltre 8 €. Il costo elettrico sarà di circa 3€ per 100 km.

I costi delle auto attualmente ancora molto elevati stanno scendendo ed il trend continuerà ad essere al ribasso secondo tutti i dati statistici.

Se poi si tiene conto che per un motore elettrico la manutenzione è quasi inesistente e che i limiti di vita per percorrenza è di diverse migliaia di km (decisamente superiore rispetto ai veicoli a combustione) ecco che il maggiore costo dei pacchi batterie riduce il suo peso negativo.

Dal punto di vista della infrastruttura di ricarica, la diffusione sarà sicuramente allineata al maggior numero di veicoli anche se ad oggi, la rete nazionale di distribuzione sarebbe insufficiente ad alimentare elettricamente un parco auto completamente elettrico. Lavoro da fare sarà quindi ancora molto, ma cosa conta che anche questo treno sta partendo.

 

  1. Le colonnine elettriche di ricarica avranno un futuro o saranno rimpiazzate da una capacità maggiore delle batterie?

Come sappiamo attualmente uno scoglio è ancora la capacità della batteria che alcuni costruttori hanno risolto con soluzioni ibride, utili finché non sarà disponibile una buona infrastruttura delle reti di ricarica o migliorerà la tecnologia in grado di aumentare l’autonomia.

Le auto ibride resteranno una soluzione temporanea, nel frattempo il territorio si dovrà strutturare per fornire le ricariche che resteranno inevitabili per “rabbocchi” di autonomia. Basta pensare alle auto di oggi che hanno autonomie di oltre i 1000 km e nonostante ciò sarebbe impensabile non avere stazioni di servizio distribuite.

 

  1. Come si stanno muovendo la Pubblica Amministrazione e i privati in questo settore?

Le pubbliche amministrazioni che fino allo scorso anno erano sostanzialmente sonnecchianti, motivando con la mancanza di fondi l’impossibilità di affrontare il problema, nel corso del 2017, grazie anche ad alcuni contributi, hanno realizzato le prime stazioni, ma la prospettiva per il 2018 vede un interesse crescente delle pubbliche amministrazioni di fornire un nuovo servizio pubblico.

In realtà già oggi vediamo molte colonnine private a servizio degli alberghi o società private che creano delle mini reti, spesso legate ad un proprio sistema di pagamento, molte volte non condiviso con gli altri operatori.

In altri casi si vedono vere e proprie situazioni monopolistiche dove l’installazione di colonnine monomarca pregiudica potenzialmente il libero mercato.

Sono tutte iniziative da premiare ma a nostro avviso sarà indispensabile prendere coscienza che la riduzione dei consumi di carburante porterà molti speculatori alla gestione delle stazioni di ricarica.

 

  1. Dovendo realizzare le prime stazioni di ricarica, ha qualche consiglio utile per la scelta del sistema?

Pochi sanno che per realizzare una rete efficiente, tutte le stazioni di ricarica devono essere collegate ad un sistema di gestione centralizzato che però “dialoga” solo con sistemi della stessa marca nonostante esista un protocollo standard. Questi sistemi sono detti “chiusi” e non permettono migrazioni degli operatori o gestione di componentistiche multimarche.

Un consiglio che ci sentiamo quindi di dare è di scegliere sempre sistemi “aperti” che permettano la migrazione tra vari operatori. E’ come se facendo un contratto con una compagnia telefonica potessi utilizzare solo i suoi telefoni e contattare solo i suoi clienti, rendendo inutile ogni apparecchio in occasione della migrazione verso altri operatori.

Questo aspetto che attualmente può sembrare marginale è ben conosciuto dai soci di una nuova startup innovativa SmartBit srl. Nonostante sia nata recentemente, vanta già un ottimo sistema dalle caratteristiche uniche ed innovative e dalle enormi potenzialità di sviluppo, completamente “aperto” è in grado acquisire qualsiasi infrastruttura esistente, aprendo le porte al mondo e alla libera concorrenza.

Il sistema si chiama THOR ed è visibile sul sito http://thor.tools/

 

I professionisti specializzati dello Studio elettrotecnico Torelli s.s. sono disponibili per informazioni e chiarimenti in merito alla progettazione di sistemi gestione e di ricarica per veicoli elettrici.

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