Riscattare gli impianti di illuminazione pubblica, problemi e soluzioni


Studio Torelli

Riscattare gli impianti di illuminazione pubblica: problemi e soluzioni

Fermo restando il fatto che le Amministrazioni hanno la FACOLTÀ di procedere con il riscatto degli impianti di illuminazione pubblica, se si prendono in considerazione le vigenti normative e le problematiche tecniche presto si capirà che questa FACOLTÀ si trasforma in NECESSITÀ.

Partendo dal presupposto che il riscatto è assolutamente necessario molte amministrazioni cercano di acquistare queste proprietà, ma di fronte ad una indisponibilità nella vendita diretta, quantomeno a prezzi ragionevoli, vengono proposti lavori di efficientamento che al termine dell’intervento cedono la proprietà. Peccato però che l’entità di questi lavori è spesso sopra soglia e pertanto resta impossibile procedere con affidamenti diretti o con bandi, visto che nessun altro concorrente potrebbe partecipare in quanto il proprietario è il detentore del monopolio. Per i lavori di entità sotto soglia e quindi gestibili più facilmente è facile comprendere che spesso i prezzi applicati e le modalità di formulazione del progetto/offerta si discostano da quanto previsto dalle normative vigenti e dal recente codice appalti.

Scartata quindi la possibilità e la convenienza per l’amministrazione di procedere all’acquisto proposto in questi termini, molti tecnici/amministratori si applicano nello studio delle norme e procedure per il riscatto, accorgendosi ben presto di quanto la pratica sia ricca di insidie, difficoltà, riferimenti normativi e tecnicismi poco conosciuti.

Ma se state leggendo qui e vi trovate nelle situazioni sopra descritte, oggi potete ritenervi fortunati perché avete trovato la soluzione.

In realtà non sarà tutto semplice, ma abbiamo esperienza nel settore e sapremo condurre l’amministrazione ad acquisire la proprietà degli impianti nell’arco di alcuni mesi. Ovvio che le procedure e documentazioni da produrre saranno impegnative ed avranno quindi un costo di alcune migliaia di euro, ma a conti fatti sarà sicuramente la strada più semplice, rispondente agli obblighi normativi ed economicamente più vantaggiosa.

Nonostante i costi di istituzione delle pratiche, l’amministrazione si ritroverà la proprietà degli impianti che potrà gestire come meglio ritiene opportuno senza dover obbligatoriamente fare ulteriori investimenti ingenti o fuori dal controllo e rispetto del codice appalti.

Di certo l’acquisizione degli impianti in oggetto porterà nuove responsabilità in capo alla amministrazione in quanto tali beni risulteranno obsoleti, spesso fuori norma, costruiti in modo non conforme alle normative, fatiscenti a causa delle cattive manutenzioni, ecc.

Purtroppo tutto questo è il frutto di un monopolio protratto per anni a scapito delle amministrazioni che sulla base di convenzioni hanno sempre pagato una manutenzione inesistente e dato contributi per la costruzione di beni che non rimanevano di proprietà.

Ormai il danno è fatto ed ora che ne abbiamo preso coscienza dobbiamo correre ai ripari, mettere mano alle casse sempre più povere e cercare di fare investimenti coerenti e mirati, possibilmente avvalendosi di professionalità specifiche del settore di comprovata esperienza.

Per questo motivo il nostro studio mette a disposizione tutte le conoscenze ed esperienze maturate in quasi 40 anni di professione. Per quanto possano sembrare elevati i costi di riscatto, sarà facile dimostrare il vantaggio economico che ne trarrà l’amministrazione dal percorso che suggeriremo, anche a fronte di disponibilità delle casse ridotte.

Siamo disponibili per fornire supporto in tutta Italia.

 

Per qualsiasi esigenza non esitate a contattare lo “Studio elettrotecnico Per.Ind. Torelli s.s.”

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